CASE HISTORY: PROGETTO IRPLAST PER FRIESLAND CAMPINA.
Da Irplast la prima soluzione di labelling termoretraibile per lattine in banda stagnata.

Irplast, uno dei principali operatori del settore packaging a livello europeo è un’ azienda italiana integrata verticalmente (dalla produzione di film in polipropilene biorientato alla stampa delle etichette e dei nastri adesivi), che è stata scelta dalla multinazionale Friesland Campina per realizzare la prima soluzione di labelling termoretraibile per lattine in banda stagnata.
Friesland Campina aveva l’esigenza di trovare una soluzione definitiva alla scarsa tenuta delle etichette tradizionali in carta sulle lattine in banda stagnata, spesso sottoposte a condizioni logistiche “estreme”, tra sbalzi termici e stoccaggio prolungato in container non climatizzati.
Frisland Campina si mise alla ricerca di un fornitore di etichette che, grazie alla elevata esperienza nel settore, potesse trovare una soluzione efficace e cost effective. Irplast si presentava fin dall’inizio come potenziale fornitore ad elevato valore aggiunto, anche grazie a tutta la propria esperienza nella gestione dell’adesivo, maturata, fin dal 1983, nella realizzazione e stampa di nastri adesivi per imballaggio e successivamente nel preadesivizzato sul multi-imballaggio (1996). L’esperienza Irplast si era nel tempo perfezionata sia sulla lavorazione degli inchiostri sulle macchine stampatrici (tecnologia rotocalco), che sulle macchine spalmatrici per l’adesivizzazione dei nastri.
Ebbe così inizio il progetto, attraverso numerose prove e test, per sottoporre gli adesivi di resistenza termica (elevate temperature), fino ad ottenere la soluzione ottimale di un adesivo che reggesse fino alle massime temperature. Si diede quindi il via alla sperimentazione della adesivizzazione delle etichette – Label Tape Shrink di Irplast – in bobina.
In questo modo il processo applicativo della etichette si accelerava grazie all’eliminazione del processo di applicazione della colla, dei fermi macchine per pulizia con conseguente risparmio energetico e maggior salubrità dell’ambiente di lavoro, per una maggiore produttività e resa complessiva (risparmio di tempi e costi di energia).
Questa sperimentazione portò alla realizzazione di una nuova soluzione di mercato: l’applicazione dell’adesivo in fase di produzione dell’etichetta, con la possibilità di ottimizzare le quantità dello stesso in funzione dello specifico processo produttivo. L’intuizione e l’abilità di Irplast fu quella di portare il proprio know-how (gestione inchiostri/processo di stampa e gestione adesivo) su nuove applicazioni, in un unico progetto integrato: stampare e adesivizzare tutto in linea.
Soluzione innovativa e rivoluzionaria
Le etichette preadesivizzate Label Tape Shrink di Irplast per la prima volta applicate su lattine in banda stagnata per la multinazionale Friesland Campina: elevata tenuta, economicità di gestione, riciclabilità, gestione dei magazzini semplificata e efficienza di applicazione i principali plus. E’ una soluzione completamente innovativa e rivoluzionaria per contenitori in banda stagnata, in grado di garantire la perfetta adesione dell’etichetta al contenitore, anche in presenza di importanti sbalzi termici e condizioni di stoccaggio non ottimali. Label Tape Shrink è un’etichetta in plastica termoretraibile “roll-fed” (da bobina) preadesivizzata,”linerless” (senza supporto siliconato). Ideale per soluzioni di imballaggio per bevande, liquidi alimentari e detergenti e per applicazioni wrap-around, sostituisce le tradizionali etichette in carta pre-tagliate, consentendo velocizzazione del processo di etichettatura e semplificazione della gestione dei magazzini, superando il problema dell’”impaccamento” delle risme di etichette e il danneggiamento dovuto a scarsa cura nel maneggiarle. Le etichette in polipropilene inoltre, a differenza di quelle in carta, non sono deteriorabili dagli agenti atmosferici e dagli sbalzi termici, preservando la corretta lettura dei contenuti informativi riportati sull’etichetta. Essendo un’etichetta preadesivizzata, si ha completa eliminazione del processo di applicazione della colla, con conseguente risparmio energetico e maggior salubrità dell’ambiente di lavoro. Rappresenta una valida alternativa ai contenitori serigrafati sia in banda stagnata che in alluminio. Partner esclusivo del progetto il leader mondiale delle etichettatrici P.E. LABELLERS, pioniere insieme ad Irplast nell’etichettatura di lattine in banda stagnata, che ha utilizzato ADHESLEEVE® l’etichettatrice più innovativa della gamma e l’unica oggi in commercio a livello internazionale, in grado di applicare le etichette in plastica termoretraibile rollfed su lattine in banda stagnata. Progettata ad hoc per il progetto Campina (etichettatura + termoretrazione), grazie alla tecnologia Adhesleeve permette un confezionamento termo-retratto con la stessa qualità di un’ etichetta sleeve. L’elevata capacità produttiva della macchina (45.000 pezzi/h rispetto allo standard di mercato di 20.000 pezzi/h) garantisce alta resa sulla linea con conseguente risparmio di costi. Si tratta infatti del primo impianto al mondo con una produttività di 70.000 lattine/ora, raggiunta con l’utilizzo di solo due etichettatrici. La versatilità di Adhesleeve, con etichette alternative allo sleeve, permette inoltre un’importante riduzione di costi di materia prima (- 40%) e di conseguente impatto ambientale.
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